Discriminazione sociale tutta italiana
Ma in che Paese viviamo? Disoccupazione in crescita, evasione fiscale in crescita, laureati che vanno all'estero perchè in Italia non trovano lavoro ma amici e parenti di politici e governanti sistemati con incarichi di prestigio nelle varie amministrazioni pubbliche e l'informazione che fa? Regge il moccolo a chi governa. Interessi personali? Promesse di carriera o sistemazione dei figli? Di certo qualcosa dietro deve pur esserci, altrimenti non si spiega questa complicità con la vecchia classe politica e i continui attacchi al Movimento 5 Stelle.
Una stampa che si rispetta dovrebbe stare sempre dalla parte dei cittadini e quindi dalla parte di quell'unica forza politica che oggi difende solamente gli interessi dei cittadini e delle famiglie, il Movimento 5 Stelle. Invece assistiamo ogni giorno ad attacchi mediatici, da ogni parte e con ogni mezzo, che non hanno precedenti nella storia dell'informazione di questo Paese, soltanto e comunque contro il Movimento di Grillo, come se fosse il male da sconfiggere, come se tutti i problemi economici e sociali di questo Paese fossero da addebitare a questa nuova forza politica.
Storie e notizie inventate, spesso al limite della decenza oltre che della credibilità, che fanno il giro dei giornali, delle televisioni e dei salotti televisivi perchè la regola è una sola: non importa se la notizia è inventata, a furia di ripeterla, nella testa degli italiani entrerà come vera. E così ci tocca sentire che a Roma, a causa della giunta Raggi, molte scuole hanno mandato gli studenti a casa per le aule troppo fredde, quando mezza Italia è sotto la morsa del gelo in questi giorni e moltissimi sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole. A Roma però c'è la Raggi ed è colpa sua se i riscaldamenti nelle aule non sono stati accesi almeno 24 ore prima del ritorno a scuola degli studenti. La Raggi è quella che, per la stampa tutta, dovrebbe essere ascoltata dalla Procura di Roma, dovrebbe ricevere a momenti un avviso di garanzia, dovrebbe ricevere un provvedimento cautelare, dovrebbe dimettersi sulla base di queste previsioni dei giornalisti e si continua su questo filo fantasioso che ha un solo scopo, quello di non rendere credibile ogni passo avanti fatto dal Movimento 5 Stelle, non importa se sia nel Parlamento Europeo, nella politica nazionale o nell'amministrare una città come Roma.