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Sicilia: granita e brioscia, un matrimonio che dura dal XVI secolo

Pubblicato da in Bellezze della Sicilia ·

La granita siciliana accompagnata dalla brioscia

Buona, fresca e leggera, questa è la granita siciliana. Ma la granita siciliana non è soltanto quel dolce unico e inimitabile che ci rende famosi in tutto il mondo, per i siciliani la granita è un'istituzione, un rito, le cui origini vengono fatte risalire alla dominazione araba in Sicilia.

Furono gli Arabi che portarono quella che era la ricetta dello sherbet o sharbat: bevanda ghiacciata tipica del Medio Oriente aromatizzata con estratti di frutta e petali di fiori. Nello sherbet di solito, venivano usati all'epoca ingredienti come petali di rose, legno di sandalo, limoni, arance e ananas.



I Siciliani però furono artefici dell'evoluzione della granita che oggi rappresenta una specialità conosciuta in tutto il mondo, seppure inimatibile e introvabile fuori dall'isola. I siciliani, infatti, unirono la neve dell'Etna, dei monti Peloritani e dei Nebrodi, che in estate veniva conservata nelle niviere, anticipatrici delle moderne celle frigorifere. Fino al novecento si chiamava rattata o grattata proprio perché in estate veniva prelevato il ghiaccio formatosi nelle niviere per essere poi grattato e ricoperto di sciroppi di frutta o di fiori.

Solo dal XVI° secolo si apportò un notevole miglioramento alla ricetta dello sherbet, scoprendo di poter usare la neve, mista a sale marino, non più come ingrediente ma come refrigerante. Nacque il pozzetto, un tino di legno con all'interno un secchiello di zinco, che poteva essere girato con una manovella. Questa particolare lavorazione della miscela eutettica faceva in modo che nel composto non si formassero cristalli di ghiaccio troppo grossi e quindi il succo di frutta refrigerato rimaneva cremoso.

Ma sempre nel XVI° secolo fece la sua comparsa sua maestà la Brioscia, destinata a diventare, fin da subito, l'eterna compagna della granita. Col tuppo o senza tuppo, la brioscia ha accompagnato le granite alla fragola, al limone e all'arancia del XVI° secolo ma anche quelle arrivate dal XVII° secolo in poi e cioè alla mandorla, al pistacchio, al cioccolato, ai gelsi, al caffè e tanti altri.



La granita oggi, in Sicilia, la troviamo in moltissimi gusti ma anche in consistenze più o meno cremose, a seconda della zona dell'isola in cui ci troviamo. Possiamo gustarla accompagnata da panna montata ma dev'essere rigorosamente mangiata insieme ad una morbida brioches calda, 'a brioscia per noi siciliani.



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