Aci Trezza i faraglioni
"I Malavoglia" è un'opera di Giovanni Verga, un romanzo diviso in 15 capitoli pubblicato per la prima volta nel 1881. La storia è ambientata in Sicilia tra il 1863 e il 1876, negli anni del difficile progresso di unificazione del Paese e della questione meridionale.
L'inizio del romanzo ci porta in un tempo quasi favoloso, il tempo delle fiabe e dei miti: è un tempo che sembra ripetersi, quasi sempre uguale, senza alcun riferimento storico preciso. E' il tempo in cui tra generazioni vengono tramandati i proverbi e con essi quell'antica saggezza destinata ad essere punto di riferimento e di insegnamento per le generazioni future. Tutto d'un tratto però arriva il cambiamento. riferimenti storici precisi. In questo tempo i proverbi tramandati di generazione in generazione contengono una saggezza che sembra universale, destinata a valere per sempre. All’improvviso, invece, il tono cambia.
Siamo nel 1863, ed è il momento storico in cui il Paese è diviso tra chi ha visto con piacere l’unificazione dell’Italia e chi invece è ancora arrabbiato perchè contrario, e si verifica un fatto che sconvolge le abitudini più radicate, i giovani vengono chiamati a svolgere il servizio militare. Fino al 1861 i giovani siciliani non facevano il servizio militare e l’unificazione dell’Italia, quindi, fu per le classi più povere dell’isola una vera disgrazia, perché i giovani venivano allontanati dalla famiglia per due anni, proprio nel momento in cui diventavano capaci di lavorare e quindi portare aiuto in famiglia.
Riassunto de I Malavoglia:
I Malavoglia sono una famiglia di pescatori di Aci Trezza, un villaggio a poca distanza da Catania, che dopo anni di duro lavoro, sono riusciti a diventare proprietari di una casa, la cosiddetta “casa del nespolo”, e di una barca, chiamata Provvidenza, un possesso che li colloca tra i benestanti del paese. La famiglia, il cui vero nome è Toscano ma soprannominata Malavoglia per la loro scarsa voglia di fare le cose, è composta dal vecchio Padron ‘Ntoni, da suo figlio Bastianazzo, sposato con Maruzza (detta La Longa) e dai suoi cinque figli: 'Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia.
Poco dopo l’Unità d’Italia il figlio primogenito di Bastianazzo (che si chiama ‘Ntoni come il nonno) deve partire soldato e non può più aiutare la famiglia col suo lavoro. Padron ‘Ntoni tenta allora una piccola speculazione: acquista indebitandosi un carico di lupini, per rivenderlo al mercato e guadagnarci. Ma la barca affonda a causa di una tempesta, Bastianazzo muore e la famiglia si ritrova in disgrazia anche perchè le altre famiglie benestanti del paese isolano i Malavoglia, lasciando che si impoveriscano sempre di più.
Una serie di sventure si abbatte dunque sui Malavoglia troncando ogni speranza di riscatto. Luca arruolatosi muore nella battaglia di Lissa, seguito poco dopo da Maruzza vittima di un'epidemia di colera. L'inquieto 'Ntoni si dà al contrabbando e viene arrestato. Lia, compromessa per una presunta relazione col brigadiere don Michele, lascia il paese e diventa una prostituta. Mena per le difficoltà familiari non può sposare compare Alfio e triste e sfiorita invecchia precocemente.
Alla morte del vecchio 'Ntoni, che si spegne solo e disperato in un letto d'ospedale, il suo posto viene preso da Alessi, che dopo aver sposato la Nunziata, riscatta la casa del "nespolo" e riprende l'attività del nonno. Una notte, scontata la pena, torna 'Ntoni, ma solo per dare l'addio definitivo alla famiglia e ad una vita che non gli appartiene più.
La frazione di Aci Trezza è nota per essere il paese dei Malavoglia. Qui infatti Giovanni Verga, che conosceva bene questa zona della Sicilia, vi ha ambientato il suo romanzo. Oggi è possibile riscoprire le tracce della famiglia Malavoglia nell’abitato del comune di Aci Trezza, soprattutto in due luoghi: il porto e la “Casa del Nespolo”, una casa Museo.