Cose da vedere in provincia di Ragusa:
Il Museo Archeologico Regionale di Camarina si trova sulla Strada Provinciale S. Croce Camerina - Scoglitti al Km 1 e conserva i reperti archeologici provenienti dalla città, dalla necropoli di Kamarina e dal territorio circostante. All'interno c'è anche una sezione riservata all'archeologia subacquea, con l'esposizione di anfore e reperti recuperati dai relitti rinvenuti al largo della costa.
I reperti esposti tendono a dimostrare lo sviluppo degli insediamenti umani nel territorio, potete ammirare vari corredi funerari, raccolte di anfore e oggetti che documentano i culti praticati a Kamarina, in particolare è accertato il culto di Demetra.
E' prevista l'apertura dal lunedì alla domenica, si consiglia tuttavia di telefonare al numero 0932/826004 per accertarsi degli orari di apertura.
La storia di Kamarina:
Su un piccolo promontorio ad Oriente della frazione di Scoglitti sorge il sito archeologico di Camarina (o Kamarina).Nel IV secolo a.C. Kamarina fu una fiorente città grazie anche alla sua posizione di transito tra Gela e Siracusa, ed essendo punto di riferimento per molte altre città siciliane fu alla guida della guerra contro Siracusa del 553 a.C. che si concluse con una sconfitta. La città venne rasa al suolo dai siracusani ma ricostruita da Ippocrate, tiranno di Gela nel 492 a.C., ulteriormente distrutta dai siracusani nel 484, viene nuovamente ricostruita nel 461, sempre per iniziativa gelese, e assunse il suo assetto definitivo che la portò ad avere una notevole influenza sul circondario sino alla nuova distruzione, operata stavolta dai cartaginesi, nel 396 a.C.
Ripopolata in seguito, Kamarina subì l’ultimo e definitivo saccheggio ad opera del console romano Calatino che la rase al suolo con violenza inaudita e tale da suscitare anche la disapprovazione del senato, costringendo gli abitanti a fuggire e fondare altri insediamenti nelle zone vicine.
Il Museo Archeologico Regionale di Camarina, è il sito archeologico più importante della provincia. La sede museale è stata ricavata dal riadattamento di una antica masseria ottocentesca, creando connubio tra la storia, paesaggio e cultura rurale di straordinaria bellezza.