La Chiesa di San Giorgio a Castelmola (Me) - Borghi e dintorni della Sicilia

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La Chiesa di San Giorgio a Castelmola (Me)

Castelmola (Me) - La Chiesa di San Giorgio
La Chiesa di San Giorgio a Castelmola (Me) è stata costruita, presumibilmente, nel 1450, anche se i primi atti parrocchiali risalgono al 1533. La Chiesa ha un'unica navata e un unico ingresso dalla piazzetta antistante, anch'essa dedicata a San Giorgio, patrono e protettore del piccolo Borgo. Un androne d'ingresso, coperto con una volta a botte a tutto sesto, separa la piazza dalla Chiesa. Sopra l'androne all'interno è stato ricavato il coro dove è custodito un antico organo ligneo a canne del quale non si hanno notizie sulla sua natura. Al centro dell'unica navata sul lato destro in estensione della stessa navata è stata edificata la Cappella del Crocifisso, così chiamata proprio per la presenza di un enorme ed antico crocifisso ligneo. Questo ambiente presenta tutte le caratteristiche di corpo aggiunto secondario con indipendente struttura di copertura rispetto a quella della Chiesa e costituisce una seconda navata. In continuazione, sullo stesso lato, in prossimità dell'altare si trova la Sagrestia.

Dietro l'altare maggiore si trova l'abside che gli emigrati d'America, a spese proprie, hanno fatto ricostruire per ricavare la cupola ove attualmente viene custodita la statua equestre di San Giorgio in legno decorato, più volte restaurata e riportata alla sua bellezza originaria in quanto, alla fine dell'800, era stata riparata con uno strato di gesso.

La Chiesa è ammirata soprattutto per la bellezza e l'unicità architettonica del suo campanile costituito da una breve torre inglobata nel corpo edilizio e sormontata, negli angoli, da quattro pinnacoli piramidali (clocheton) reggenti ognuna una piccola palla in pietra, riconosciuto come una vera opera d'arte anche dall'Arch. Piacentini.

All'interno della Chiesa, oltre alla statua di San Giorgio, sono custodite opere d'arte pregevoli tra cui una tela raffigurante "l'incarnazione dell'Immacolata", una statua lignea settecentesca dell'Immacolata e un affresco settecentesco della Pietà, posto dietro un antico crocifisso ligneo.

'A spranza è l'urtima am morri
La speranza è l'ultima a morire
 
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