La Chiesa di Sant'Antonio Abate domina la città di Buccheri, contribuendo con la sua alta e slanciata facciata a colonne con torre campanaria centrale ad accentuare gli effetti scenografici dell'insieme urbanistico. Non è certo l'anno della sua fondazione, ma un'iscrizione posta su un cantonale dell'abside riporta la data del 1212, che secondo alcuni potrebbe essere l'anno di costruzione, anche se per molti altri ci sono dubbi sull'autenticità della scritta.
La Chiesa di Sant'Antonio Abate è il biglietto da visita per chiunque si accinge a visitare la cittadina medievale di Buccheri. La sua cupola svetta sulla città ed è visibile da chiunque si appresta ad entrare in città, già da lontano. Oggi la chiesa si presenta maestosa in cima ad una ripida scalinata, costruita nel 1911, dopo avere abbattuto diverse costruzioni e modificato in maniera rilevante il tessuto urbano. Al suo interno ci sono tre navate con un impianto basilicale a colonne reggenti archi a tutto sesto, quasi come la pianta e l'interno della Chiesa di Santa Maria Maddalena. Gli stucchi della navata centrale, realizzati nel 1757, sono di Giuseppe Gianforma, mentre al pittore Antonio Sortino si devono assegnare i primi due quadri della navata destra e il primo della sinistra. La tela del terzo altare della navata di destra è invece opera del pittore messinese Giovanni Tuccari.
La Festa di Sant'Antonio Abate si festeggia a Buccheri il 17 gennaio con la processione della statua del Santo, scolpita e indorata da Michelangelo Di Giacomo nel 1743. Allo stesso Di Giacomo appartiene una statua del Cristo resuscitato (1737), indorata da Carlo Carnazza di Catania.