Freccia tricolore si schianta nel torinese, muore una bimba - Il Blog di Giuseppe. Testata on line. Blog d'approfondimento delle notizie con particolare interesse per la Sicilia - Borghi e dintorni della Sicilia

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Freccia tricolore si schianta nel torinese, muore una bimba

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Una parata delle frecce tricolori costa alle casse della Difesa ben due milioni di euro. In un momento di difficoltà dove lo Stato dice di non avere soldi per il reddito di cittadinanza e per aumentare stipendi e pensioni da fame, ha ancora senso mandare in fumo milioni di euro per accrescere il prestigio di un reparto della nostra Aeronautica, da sempre già prestigioso?

Personalmente penso che la coperta risulti essere sempre corta solo quando si tratta di aiutare le famiglie a basso reddito mentre gli sprechi non si contano più, c'è chi ha rinunciato a mangiare una pizza il sabato sera e chi, come la Meloni, cambia casa acquistando una villa milionaria. Se è dignitoso per un operaio vivere la propria famiglia con mille euro al mese perché ad un politico italiano serve 25 volte lo stipendio di un operaio per lavorare 4 giorni a settimana? È forse diversa la dignità del politico rispetto a quella di un operaio che però lavora 6 giorni a settimana percependo un reddito che non gli permette neppure di godersi un weekend di vacanza d'estate?

Non ci sono soldi per aumentare stipendi e pensioni da fame, sempre più decimati da tasse, inflazione e costo del mutuo, ma per il mantenimento dei palazzi del potere e per la gestione dei flussi migratori i soldi si trovano sempre. Cominciamo a tagliare benefit e vitalizi da nababbi in tutto l'apparato statale, a cominciare dall'amministrazione militare dove gli sprechi non si contano, da sempre.

Troppi generali strapagati solo per stare seduti dietro ad una scrivania, troppi colonnelli promossi a generale il giorno della pensione, troppi voli e parate che non servono agli italiani.

Non servono parole di cordoglio alle famiglie di quanti perdono la vita sul lavoro, sulle strade o negli ospedali, servono invece più medici e più formazione nella sanità, più sicurezza sulle strade e nelle città e soprattutto retribuzioni più dignitose sul lavoro insieme a misure antinfortunistiche più severe nelle aziende, quelli veri, non quelli che dormono sui banchi del Parlamento.

Tornando all'incidente di Torino, il mio pensiero va a quella famiglia che ha perso la propria figlia, dispiace davvero, la morte di un innocente addolora chiunque, forse stava nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma resta il fatto che queste parate in un momento di difficoltà economica sono solo dei palliativi di distrazione di massa di cui se ne potrebbe fare a meno.




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