La sinistra italiana ha trovato un nuovo nemico: Elon Musk. Dopo averlo demonizzato per la sua gestione di Twitter (ora X) e per il suo sostegno alla libertà di espressione, ora il Partito Democratico lancia un’idea che sembra uscita da un romanzo di fantascienza: un sistema satellitare europeo per contrastare Starlink, la rete spaziale di SpaceX.
La proposta del PD: satelliti europei contro Musk
L’idea, rilanciata negli ambienti progressisti, mira a creare un’infrastruttura alternativa a Starlink, gestita direttamente dall’Unione Europea o da un consorzio di stati membri. Secondo i promotori del piano, l’obiettivo sarebbe quello di garantire “indipendenza tecnologica” e non dipendere da un privato, soprattutto uno come Musk, che ha dimostrato di prendere decisioni in autonomia senza sottostare ai diktat politici.
La questione è esplosa dopo l’ennesimo atto di sfida del magnate sudafricano, che ha confermato il suo supporto a Kiev garantendo che Starlink non verrà disattivato in Ucraina, nonostante le pressioni internazionali e le sue critiche alla NATO. Un’uscita che ha fatto storcere il naso anche a Matteo Salvini, solitamente favorevole a Musk, ma che questa volta ha commentato: “Elon sbaglia sulla NATO, serve unità”.
Un piano da marziani?
Il progetto della sinistra, per quanto ambizioso, appare al momento irrealizzabile. I costi per creare un’infrastruttura satellitare autonoma sarebbero enormi e l’Europa è già in ritardo in termini di sviluppo spaziale rispetto a colossi come SpaceX. Inoltre, la dipendenza tecnologica da aziende private non è una novità: basti pensare a come le Big Tech americane gestiscano gran parte della comunicazione globale.
Dal governo, il piano del PD non sembra aver ricevuto particolare attenzione. Giorgia Meloni non ha commentato direttamente, ma fonti vicine all’esecutivo parlano di un’idea priva di concretezza e con pochi margini di realizzazione nel breve termine.
