Istituto Nazionale di Previdenza Sociale
La Corte Costituzionale ha dato l'Ok al prelievo di solidarietà sulle pensioni cosiddette d'oro. Nella norma esaminata dalla Consulta, ad essere toccati sono gli assegni da 14 a oltre 30 volte il minimo Inps, con una quota progressiva del 6% per gli importi da 91.343 a 130.358 euro lordi annui, del 12% per gli assegni da 130.358 a 195.538 euro e infine del 18% per quelle da 195.538 euro in su.
Il meccanismo del prelievo era stato inserito nella finanziaria 2014 dal governo Letta e la norma vale per il triennio 2014-2016, dunque il provvedimento scadrebbe a dicembre se il governo Renzi non penserà di rinnovarlo.
Ad "impugnare" queste misure con 6 diverse ordinanze erano state varie sezioni regionali della Corte dei Conti sulla scorta dei ricorsi presentati da ex dirigenti dello Stato e di enti pubblici e privati, ex docenti universitari, generali delle forze armate e tanti ex magistrati, tutta gente con pensione da nababbo.
Ora la Corte Costituzionale, però, ha messo fine a questa diatriba, anche in nome di una sostenibilità in tempo di crisi, trattandosi comunque di pensioni alte.
Si tratta comunque di un prelievo minimo ma, per adesso, è meglio che niente nell'attesa che si metta mano una volta per tutte alla disuguaglianza sociale venutasi a creare negli ultimi anni.
