L'attico della discordia del Cardinale Bertone
Si parla molto, in questi giorni, della corruzione che si annida nelle istituzioni pubbliche come in quelle religiose e non è un fatto nuovo, la corruzione c'è sempre stata perchè dove ci sono denari e potere cresce la tentazione del possesso. Quello che è cambiato, nel tempo, è che mentre prima eventi di peculato o corruzione, anche se di grossa portata, difficilmente potevano avere una grossa risonanza tra la popolazione (vuoi perchè bastava corrompere la stampa o perchè non tutti leggevano i giornali), oggi invece, con l'affermazione di internet e dei nuovi strumenti tecnologici che ne fanno uso, in un attimo tutti veniamo a conoscenza di qualsiasi evento, anche quello che i media provano a nasconderci, grazie al lavoro che fanno i blogger in rete e grazie a quelle poche persone oneste che ancora si indignano davanti a fatti di corruzione.
Ma veniamo all'utopia che regna in questa società moderna. C'è, nel mondo, un assetto politico, sociale e religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello. Viviamo in una società dove i Cardinali, che ci insegnano ad amare ed aiutare il prossimo invogliandoci a fare carità ed aiutare le popolazioni più sfortunate che soffrono la fame e la sete, vivono in appartamenti lussuosissimi e conducono una vita da faraone, senza neppure preoccuparsi di quei senzatetto che dormono sul marciapiede sotto casa loro.
Viviamo in una società dove i potenti del mondo si riuniscono a Parigi per discutere di inquinamento del pianeta, e ad avanzare programmi e iniziative sono, guardacaso, Usa e Cina, Obama e Xi, che da soli inquinano per il 45% di tutto l'inquinamento globale. Le due superpotenze industriali, invece di tagliare drasticamente le loro emissioni carboniche, trovano l'accordo sul cambiamento climatico: Xi porta in dono il varo del primo sistema "cap and trade", mai adottato in Cina, più di 20 miliardi di yuan (3 miliardi di euro) di aiuti ai paesi poveri per agevolarne la transizione verso energie rinnovabili, Obama invece invita gli altri Paesi ad unire i loro sforzi (economici) per seguire l'esempio della Cina. A me vien da ridere, ma la stampa mondiale lancia queste notizie come se avessimo tutti risolto già il problema inquinamento del pianeta, e intanto a Pechino da sei giorni vivono in una nube tossica senza poter far nulla.
La verità è che i problemi andrebbero risolti da chi li vive ogni santo giorno. Cosa può saperne un politico di lavoro usurante se non ha mai lavorato un giorno in vita sua? E' lo stesso politico che dovrebbe preoccuparsi di regolare stipendi e pensioni in modo da permettere alle famiglie una vita dignitosa, ma cosa può saperne un politico di economia se non va mai a fare la spesa? Loro vivono tutti in un altro pianeta, con stipendi da faraoni e vita da nababbi. si muovono con voli di Stato o, in alternativa, con autista e auto blu su corsie preferenziali, ma pretendono di conoscere e regolare i problemi del traffico nelle città.
Per una volta, mandiamo i cittadini a governare, e chissà che le cose non cambino finalmente, perchè il cittadino comune non ha la banca di papà da salvare e neppure gli amici potenti da finanziare. Mandiamo la gente comune a governare perchè di certo non potrebbero fare peggio di questi professionisti che hanno ridotto l'Italia alla fame e ci propinano giornalmente notizie di crescita economica pari a 0,01, 0,02 o 0,09 che sia, la vita reale non ha bisogno di questi numeri, la vita reale ha bisogno di più soldi in busta paga per poterli spendere e così far crescere l'economia.
