
Roberto Benigni ai tempi del governo Berlusconi
Con la modifica della Costituzione, votata in via definitiva ieri alla Camera dal solo Pd, visto che tutte le opposizioni sono uscite dall'Aula al momento della votazione, si cerca di demolire quanto di buono era posto a cardine della vera democrazia. Un fatto gravissimo, un abuso del potere politico attuale di questo Paese destinato ad affossare sempre più nel caos.
Dove sono i Benigni e i Saviano? Dove sono quelli dei girotondo? I grandi della sinistra ridotti a giullari di corte sotto il sovrano Renzi, al servizio dei petrolieri e multinazionali del malaffare, come scrivono i giornali oggi.
Coloro che dicevano la Costituzione non si tocca. Dove sono finiti tutti quelli che non volevano che si mettesse mano alla Costituzione, quando a provarci era stato Berlusconi? La Costituzione più bella al mondo, stravolta da un governo e da politici sponsorizzati, illegittimi e decaduti che tengono sotto scacco l'intera Italia.
E dov'è il garante della Costituzione, Sergio Mattarella? Bisognerà davvero, come scrivono gli italiani sui social, rivolgersi a "Chi l'ha Visto" per trovarlo?
Come una persona non eletta, politici decaduti per via di una legge elettorale dichiarata illegittima, possono ambire a cambiare la nostra Repubblica?
Un popolo raggirato, che non ha neanche voglia più di scendere in piazza per rivendicare i propri diritti, tanta è l'amarezza e la nausea verso la politica tutta. Ma questo popolo dovrà trovare la forza necessaria a caciar via questi inquilini abusivi, cominciando dal voto del 17 aprile prossimo sulle trivelle, bisogna raggiungere il quorum e buttare fuori dal paese tutto ciò che non fa gli interessi degli italiani, occorre votare SI per cacciare via i petrolieri e il suo protettore Renzi, perchè se fosse onesto andrebbe a casa.
Ma siccome è furbo, stolto e birbante, anche se perde non andrà via, perché ha la faccia come il brionzo, allora bisognerà proseguire fino ad ottobre quando si voterà il referendum sulla legge di modifica della Costituzione, bocciando la legge appena approvata da questi abusivi.