Con l’approvazione del nuovo Codice della Strada, il governo italiano introduce una serie di modifiche significative alle norme che regolano la circolazione stradale, puntando a incrementare la sicurezza e la responsabilità di tutti gli utenti della strada. Tra le principali novità figurano sanzioni più severe, nuovi limiti per l’uso di monopattini elettrici e regole più stringenti per i conducenti di veicoli.
Multe più pesanti per le infrazioni gravi
Il nuovo Codice prevede un inasprimento delle sanzioni per comportamenti particolarmente pericolosi. Ad esempio, l’utilizzo del cellulare alla guida sarà punito con multe che possono arrivare fino a 1.700 euro, un significativo aumento rispetto al passato. Inoltre, in caso di recidiva, è previsto il ritiro della patente, un chiaro segnale per contrastare la distrazione alla guida, una delle principali cause di incidenti stradali.
Anche chi supera i limiti di velocità, guida sotto l’effetto di alcol o droghe, o non rispetta le precedenze dovrà affrontare sanzioni più dure. Per chi viene trovato con un tasso alcolemico superiore alla norma, non solo scatterà il ritiro immediato della patente, ma sarà obbligatorio l’uso dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del veicolo se il conducente è in stato di ebbrezza.
Tolleranza zero per l’uso dei monopattini
I monopattini elettrici, spesso considerati una soluzione ecologica e pratica per la mobilità urbana, sono al centro di nuove regolamentazioni. Il loro uso è stato limitato a specifiche aree cittadine e con velocità massime di 20 km/h nelle piste ciclabili e 6 km/h nelle aree pedonali. Inoltre, sarà obbligatorio l’uso del casco per tutti i conducenti, indipendentemente dall’età, e dovranno essere dotati di indicatori di direzione e luci di posizione.
Per i trasgressori, le multe possono arrivare fino a 1.000 euro. Queste misure mirano a ridurre il numero crescente di incidenti legati all’uso improprio dei monopattini, garantendo una maggiore tutela sia per i conducenti che per i pedoni.
Educazione e prevenzione al centro della riforma
Oltre alle sanzioni, il nuovo Codice promuove iniziative di educazione stradale rivolte a tutte le fasce di età. Nelle scuole, sarà rafforzata la formazione sul rispetto delle regole stradali, mentre i neopatentati saranno soggetti a percorsi più rigorosi per l’ottenimento della patente.
Per quanto riguarda le campagne di prevenzione, saranno introdotti nuovi strumenti di monitoraggio, tra cui l’installazione di autovelox fissi e mobili in punti strategici e un sistema di segnalazione automatica delle infrazioni.
Cosa cambia per i conducenti abituali?
Le nuove norme non risparmiano nemmeno chi guida abitualmente per lavoro. Autisti di mezzi pesanti e professionisti saranno sottoposti a controlli più frequenti per verificare il rispetto dei tempi di riposo e il corretto utilizzo dei tachigrafi.
Un’altra novità riguarda i punti della patente: il sistema sarà reso più severo, con decurtazioni maggiori per chi commette infrazioni multiple in un breve arco di tempo.
Obiettivo: più sicurezza per tutti
Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo deciso verso una maggiore sicurezza sulle strade italiane. Con l’inasprimento delle pene, la regolamentazione dei monopattini e l’enfasi sull’educazione stradale, il governo intende ridurre il numero di incidenti e migliorare la qualità della mobilità urbana.
Tuttavia, queste modifiche non sono esenti da critiche: alcuni ritengono le sanzioni eccessive, mentre altri temono che l’applicazione delle norme possa essere disomogenea. Resta da vedere se queste misure riusciranno a garantire un’effettiva riduzione dei rischi stradali, bilanciando sicurezza e libertà di movimento per tutti gli utenti della strada.