Renzi e Ventura
L’ambasciatore sarà Gian Piero Ventura e Mdp, Sinistra Italiana e Possibile sono pronti a dire sì all’incontro. Le prove tecniche di coalizione sono complicatissime, sembrano impossibili, ma da entrambe le parti ci provano. Lo stesso Matteo Renzi ci riprova: “Ho rispetto per Bersani e D’Alema – dice al Tg1 il segretario del Pd – ma il nostro popolo non sopporta più il continuo balletto di divisioni. Parliamo di cose reali, concrete. Se continuiamo con le discussioni tecniche e i litigi nessuno ci capisce. Ma il Pd c’è: siamo disponibili a superare gli insulti del passato ma bisogna essere in due“. Ragionamento che non farebbe una piega se non fosse che durante la direzione del Pd Matteo Renzi ha esplicitamente rivendicato tutti i temi che per la gran parte di partiti e movimenti alla sinistra del Partito democratico sono fumo negli occhi: in particolare il Jobs act e la politica sui flussi migratori. Senza, viceversa, mettere in campo idee alternative, addirittura liberando dal tavolo alcuni temi su cui Pd e sinistra si possono riunire (i diritti civili come ius soli e biotestamento) perché non si votano per un accordo “ma perché è giusto”. L’ex presidente del Consiglio comunque non molla e con una delle sue battute, durante una visita a Bolzano: “Noi vogliamo cambiare il mondo ma poi facciamo fatica a cambiare l’umore“.
Potrebbe interessarti anche:
Nell'Italia dei bonus non poteva mancare quello da regalare ai nonni, l'ennesima mancetta elettorale
Lo "sfottò" della Moric ci mancava, anche se non è la prima volta che la croata attacca gli italiani