Scorcio Borgo Parrini
Pensavo che a Partinico ci fossero da vedere solo quelle quattro case colorate, in stile modernismo catalano tipico del Gaudì, invece ho scoperto che ci sono anche degli antichi mulini e qualche torre, ancora in buono stato di conservazione, che potrebbero arricchire la visita al Borgo Parrini.
Bc Sicilia ha organizzato per domenica 14 maggio 2023, nell’ambito della Settimana delle culture, una passeggiata appunto tra gli antichi mulini di Borgo Parrini in territorio di Partinico, davvero interessante come proposta.
L’appuntamento è alle ore 9,30 presso il parcheggio di Borgo Parrini. Ticket di partecipazione € 10,00 a persona con assaggio di prodotti tipici, Per informazioni e prenotazione: Tel. 339.1895988 – Email partinico@bcsicilia.it
Cosa si farà? In cosa consiste la passeggiata?
Dal punto di ritrovo si raggiungerà il primo mulino (oggi proprietà Billeci). La struttura versa in discreto stato di conservazione, anche se le coperture sono in parte crollate. Ancora visibile per circa 100 metri di lunghezza l’acquedotto proveniente dal paese. L’edificio ha subito numerose trasformazioni, dapprima utilizzato come fabbrica di polvere da sparo e successivamente come stabilimento per la produzione della seta.
Lungo l’asse viario Partinico-Parrini-Zucco si incontra invece il mulino Cuti, che riceve le acque del fiume Nocella, composto da quattro vani che servivano come magazzini del grano, della farina e della macina. A custodia del mulino, edificato nella seconda meta del ‘600, fu costruita una torre, le cui mura sono ancora in buono stato di conservazione.
Lungo la via dei mulini si trova Borgo Parrini, oggi meta di migliaia di visitatori. Si potrà ammirare la vivacità cromatica delle case e i vicoli con le caratteristiche case. Si farà sosta presso la cooperativa NOE, nata sui terreni confiscati alla mafia, dove si potranno assaggiare prodotti tipici, immersi nel verde della natura.
La visita sarà guidata da Giovanni Filingeri, appassionato studioso del luogo, Filippo Grillo, studioso delle tradizioni, Pino Cipolla anche lui attento ricercatore.