Secondo i 5 Stelle l'approvazione del reddito di cittadinanza avrebbe risolto moltissimi problemi a quei quasi cinque milioni di poveri in Italia, invece sembra che la situazione non sia migliorata dopo l'ingresso in scena del reddito di cittadinanza. Purtroppo in Italia il 20% della popolazione possiede il 70% della ricchezza nazionale e se non si interviene su una più equa ridistribuzione della ricchezza nulla cambierà in Italia: chi è ricco diventerà sempre più ricco mentre chi è povero diventerà ancora più povero.
Di Maio dice che vuole aiutare gli onesti, cioè quelli che hanno sempre pagato le tasse e per questo propone di aiutare piccole e medie imprese. Ma siamo sicuri che l'evasione delle tasse non venga proprio da piccole e medie imprese? A leggere le dichiarazioni dei redditi si evince che la maggior parte delle piccole e medie attività imprenditoriali dichiarino di guadagnare meno di un operaio, ma vi sembra possibile una cosa del genere? Basta andare poi in un ristorante qualsiasi per vedersi presentare al tavolo un pre-conto che nulla ha a che vedere con le tasse che lo Stato dice di pretendere. Chiamate un idraulico o un elettricista e se provate a chiedere la ricevuta vi rispondono che dovete pagare l'Iva e quindi preferite risparmiare subito il 22% piuttosto che aspettare un anno per vedersi rimborsare il 19% dallo Stato come nel caso delle visite mediche (franchigia a parte).
Insomma non sarebbe stato meglio abbassare le aliquote Irpef, in maniera significativa, su redditi e pensioni fino a 30.000 euro piuttosto che buttare miliardi di euro in reddito di cittadinanza e quota 100 che a nulla dimostrano di servire?