Giuseppe Conte, presidente del Consiglio
I pubblici esercizi, con 30 miliardi di euro di perdite, sono in piena crisi profonda. Sono 50.000 le imprese, soprattutto piccole e medie, a rischio chiusura con una conseguente perdita di circa 300.000 posti di lavoro. A dirlo con una nota è Fipe-Confcommercio.
La liquidità promessa da Conte non è ancora arrivata e per moltissimi non arriverà mai probabilmente, mentre la garanzia al 100% dello Stato per prestiti fino a massimo 25.000 euro è una cifra lontanissima dalle effettive esigenze delle imprese.
Come se questo non bastasse, la burocrazia soffoca peggio della mancanza di liquidità: sulle tasse, per esempio, non ci sono state cancellazioni ma solo rinvii dei pagamenti per qualche mese ma se gli esercizi commerciali o gli artigiani non hanno potuto lavorare non avranno i soldi per pagare le tasse neppure a giugno o luglio che sia.