"Quel che pensiamo su questa ennesima guerra delle opposte propagande fra alcune Ong e il governo italiano lo scriviamo da sempre: sulla pelle dei migranti, usati come ostaggi e scudi umani, si sta giocando una lunga, cinica e ipocrita gara tutta politica. Anche e soprattutto nella cosiddetta Europa, che sta a guardare. Sul piano umanitario, è fin troppo evidente che – stando così le cose – quei 42 disperati devono sbarcare in Italia, com’è sempre avvenuto, anche sotto il ministro della Cattiveria di un governo tacciato di fascismo e razzismo da chi in casa propria fa ben di peggio. Ma nessuno ci venga a raccontare che da una parte ci sono i buoni (l’eroica capitana) e dall’altra i cattivi (gli italiani xenofobi). O che un governo non ha il diritto-dovere di proteggere i confini da chi vorrebbe decidere le sue politiche migratorie dalla tolda di una nave tedesca con bandierina olandese. E di indicare l’unica via d’accesso all’Italia per chi ha diritto all’asilo: quella dei corridoi umanitari. Cioè, parlando con pardon, la via legale". [Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 28 Giugno 2019]
Non poteva concludere meglio il suo editoriale. Anche Salvini ha sempre riconosciuto e sostenuto l'unicità dei corridoi umanitari per soccorrere gli aventi diritto ad asilo. L'ha ripetuto in mille comizi. Lo accusano di fare propaganda. Allora cosa ci stanno a fare i rappresentanti delle sinistre a bordo della nave? Non è propaganda della peggiore specie quella di chi si schiera a fianco della "eroina capitana", unicamente per combattere questo governo con ogni mezzo, sporco o pulito che sia?
Oggi la sinistra attacca Salvini. Ma nel 1997 Prodi mise un blocco navale molto più rigido