Buzzi e Carminati
Sono stati condannati Salvatore Buzzi, re delle coop, e Massimo Carminati, l'ex estremista di destra, rispettivamente a 19 anni di carcere il primo e 20 anni il secondo, nel processo per Mafia Capitale.
Tra gli altri, insieme a presunti criminali di strada e imprenditori, sono finiti alla sbarra anche Luca Odevaine, ex componente del tavolo di coordinamento sugli immigrati del Viminale, Luca Gramazio, ex consigliere capogruppo Pdl in consiglio comunale e poi in Regione, Daniele Ozzimo, ex capo dipartimento alle Politiche Sociali, Andrea Tassone, ex presidente del decimo municipio e il consigliere comunale Giordano Tredicine.
I giudici hanno però escluso il reato di associazione mafiosa, secondo loro si tratta solo di un sistema ben collaudato di corruzione che ha fatto il brutto e cattivo tempo nella Capitale fino alla vittoria di Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle, di un anno fa, che sembra aver portato a Roma aria di cambiamento in tema di trasparenza e di onestà.
Dunque una condanna pesante, nonostante siano cadute le accuse per associazione mafiosa, che parlano chiaro su quali persone finanziavano le campagne elettorali di diversi politici o, meglio ancora, di quali persone ci circondavano alcuni politici della capitale e non solo.
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