E' la stessa avvocatura dello Stato a precisare che "in sede giudiziaria (nazionale o sovranazionale) possa essere riconosciuto il diritto di Aspi all'integrale risarcimento come effetto di una delibazione negativa della conformità dell'art.35 del decreto legge c.d. milleproroghe".
E il 13 marzo è invece la ministra dei Trasporti, Paola De Michelis, ad inviare una lettera riservata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, citando il parere dell'Avvocatura dello Stato sul rischio di un risarcimento di 23 miliardi in caso di revoca della concessione ad Aspi.
Chi pagherà il conto della revoca voluta dai 5 Stelle?
Dunque il capriccio del M5S, che da due anni grida alla revoca delle concessioni ai Benetton senza se e senza ma, graverebbe sull'intera collettività creando un buco di bilancio tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Insomma, alla fine invece di punire i Benetton per la tragedia del ponte Morandi va a finire che li premiamo pure. Ma i 5 stelle non perderebbero la faccia coi propri elettori (quelli rimasti) dopo avere ingoiato già i diktat del Pd sulla Tav, sulla Tap, sui vaccini, e perchè no, sui due mandati dei portavoce grillini. Chissà che alla fine non la spunti il Pd anche in questa delicata partita contro i Benetton e addio grillini!