L'economia in Italia va a picco, famiglie e pensionati fanno la fame, ma la nautica aumenta il suo fatturato - Il Blog di Giuseppe. Testata on line. Blog d'approfondimento delle notizie con particolare interesse per la Sicilia - Borghi e dintorni della Sicilia

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L'economia in Italia va a picco, famiglie e pensionati fanno la fame, ma la nautica aumenta il suo fatturato

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Imbarcazioni di lusso per tutte le tasche

Ci sono novità per l'economia italiana,l'Ocse taglia le stime del nostro Pil. In Italia il Pil si prevede crescerà dello 0,8% nel 2016 ma anche per il 2017 non ci saranno miglioramenti. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico a settembre ha quindi ritoccato al ribasso di 0,2 e di 0,6 punti le stime rispetto all'economic outlook di giugno. Notizie che i telegiornali non possono più nascondere per salvare un governo incapace di far ripartire il Paese.
La scarsa fiducia dei consumatori, il mancato rilancio occupazionale e l'incertezza politica visto che le sorti del Governo Renzi sono appese al risultato del referendum, sono la causa dello stallo della nostra economia. Troppi proclami e infinite bugie nei salotti televisivi, ma le bugie si sa che hanno le gambe corte ed eccoci qua ora a sentire nuove promesse da parte di Renzi, sempre più attaccato alla poltrona di Premier.
Le attese su investimenti e scambi non si sono rivelati così fruttuosi come i governanti prevedevano. Catherine Mann, capo economista dell'Ocse, spiega: "Nel caso dell'Italia dobbiamo riconoscere che c'è una vasta gamma di sfide da affrontare", sottolineando che l'Italia sarà uno dei Paesi maggiormente colpiti dalla bassa crescita della zona euro nel 2017. Insomma l'Italia è il fanalino di coda degli stati europei.
Nella zona euro, la crescita prevista è dell'1,5% nel 2016 e dell'1,4% nel 2017, rispettivamente 0,1 e 0,3 punti in meno rispetto alle precedenti stime di giugno. Mentre il Pil mondiale crescerà del 2,9% nel 2016 e del 3,2% nel 2017, a dimostrazione che questa Europa non sa crescere.
Ma attenzione, non tutto va male in Italia. Il mercato della nautica, nel settore dei yaght di lusso, fa registrare un aumento di fatturato 2016 di ben 17 punti percentuali. E parlando di yaght lussuosi, non si può fare a meno di pensare al processo Maugeri, a Milano, dove ieri il Pm di Milano, Laura Pedio, ha concluso che dalle casse della Maugeri sarebbero usciti circa 61 milioni di euro tra il '97 e il 2011 e dalle casse del San Raffaele tra il 2005 e il 2006 altri nove milioni di euro. Tutti soldi che sarebbero confluiti sui conti e sulle società di Daccò e Simone, presunti collettori delle tangenti, i quali poi avrebbero garantito circa otto milioni di euro in benefit di lusso, tra cui vacanze, l'uso di yacht e finanziamenti per la campagna elettorale all'allora governatore lombardo Formigoni e l'acquisito di una villa in Sardegna.








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