Migranti scaricati al porto di Pozzallo
Così scrive il Corriere oggi, anche se ci sono delle condizioni che i profughi devono rispettare per avere diritto alla casa e al lavoro. La condizione per potervi accedere è questa: gli immigrati dovranno sottoscrivere alcuni impegni dopo il riconoscimento dello status di rifugiato.
"L’integrazione non può prescindere dalla piena e sincera adesione al principio di uguaglianza di genere, al rispetto della laicità dello Stato nonché al rispetto della libertà personale, che demanda esclusivamente al singolo la libera scelta se identificarsi nella comunità culturale di origine o affrancarsi da essa", spiega il Viminale.
Di fatto per poter godere di questi diritti, i profughi dovranno anche integrarsi dal punto di vista linguistico. "L’apprendimento della lingua italiana rappresenta un diritto ma anche un dovere e dunque è previsto un test iniziale che aiuti a definire il livello e la metodica d’insegnamento più adatta e iniziative di supporto specifico per gli analfabeti", fanno sapere sempre dal Viminale.
Novità anche per la formazione: saranno riconosciuti i titoli acquisiti nei Paesi d'origine. "Si è deciso di uniformare le procedure per il riconoscimento e la valorizzazione dei titoli e delle qualificazioni pregresse, standardizzando metodi di valutazione alternativi in caso d’irreperibilità dei documenti ufficiali", ha spiegato il Ministero degli Interni. Infine, sul fronte casa "sarà esteso l’accesso alle possibili soluzioni abitative, rendendo territorialmente omogenea l’erogazione di servizi e si creeranno le condizioni perché i piani per l’emergenza abitativa regionali o locali prevedano percorsi di accompagnamento per i titolari di protezione in uscita dall’accoglienza, verificando anche la possibilità di includerli negli interventi di edilizia popolare e di sostegno alla locazione".
Insomma c'è abbastanza sostanza in questo piano del Governo per creare scompiglio nel già delicato rapporto tra cittadini italiani e migranti, una guerra tra poveri è assicurata.
Dunque non solo casa e lavoro ai migranti ma anche assistenza perchè imparino a parlare italiano ed equiparazione dei titoli di studio conseguiti al loro paese di origine con quelli di casa nostra. Ci manca solo che gli facciano firmare l'impegno a votare a vita PD e siamo tutti tranquilli. Che Paese di m... o scusate che governo di m.... volevo dire.