Tra bollette, alimentari, scuola, mutui e benzina, gli italiani ricevono una stangata da 1.600 euro a famiglia, a dirlo Assoutenti che ha fatto i conti in tasca alle famiglie italiane. A farne le spese sicuramente i bassi redditi già ridotti all'osso dall'inflazione che scende solo per l'Istat.
Secondo i calcoli di Assoutenti gli alimentari sono più cari del 10%. Oggi gli alimentari costano il 10,1% in più rispetto a un anno fa. L'Associazione dei consumatori segnala che, se il trend sarà confermato nei prossimi mesi, ogni famiglia spenderà in media 190 euro in più per cibi e bevande.
Sempre per Assoutenti c'è un altro capitolo importante, la Scuola, che porterà le famiglie a spendere di più rispetto allo scorso anno a causa dei rincari di zaini e libri, ma non solo. I prodotti di cartoleria, infatti, costano circa il 9% in più. Una famiglia che deve acquistare tutto il necessario per l’anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni) si troverà a saldare un conto più alto di circa 50 euro rispetto all'anno scorso, mentre per il caro libri dovrà pagare altri 45 euro in più.
Non si ferma poi la corsa al rialzo della Benzina, 107 euro in più in 4 mesi. Costerà di più anche spostarsi in macchina o in moto: secondo i dati del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, nel periodo tra settembre e dicembre 2022 il prezzo della benzina si era attestato in media intorno agli 1,679 euro al libro, contro 1,959 di oggi. Se i listini si manterranno ai livelli attuali, considerando due pieni al mese a famiglia, la spesa salirebbe nell’ultimo quadrimestre 2023cdi 109 euro rispetto al 2022.
Caro Bollette. Sembrava un problema superato e invece si riaccende l'allarme bollette: le previsioni degli analisti dicono che la luce rischi di aumentare tra il 7 e il 10% nel prossimo trimestre (16 euro in più a famiglia) e il gas del 2%.
Grazie alla politica monetaria della BCE poi Mutui sempre più cari. Va sempre peggio sul fronte dei mutui. Assoutenti ricorda infatti che nelle prossime riunioni della Bce potrebbero venire decisi ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Oggi un mutuo a tasso variabile dell'importo medio di 125mila euro a 25 anni (la categoria di finanziamento per acquisto prima casa più diffusa in Italia) costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro. Ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni BCE, la spesa per le rate mensili del periodo settembre-dicembre risulterebbe più cara complessivamente di circa 1.170 euro rispetto al 2022.
Anche Bar e Ristoranti sempre più cari, un lusso per soli ricchi. Costerà di più anche mangiare nei ristoranti e consumare al bar, visti i rincari scattati nei locali pubblici di tutta Italia: in questo settore, conclude l'Associazione, l'aggravio di spesa sarà di circa 28 euro a famiglia in quattro mesi.
L'unica cosa che non cresce in Italia è il reddito da lavoro dipendente e quello pensionistico. Lavoratori e pensionati fino a 25mila euro all'anno lordi sono spremuti da Irpef, addizionali comunali e regionali, tasse locali, Iva, multe e cartelle esattoriali, bollo auto, assicurazione e inflazione galoppante, nonostante l'Istat certifichi la sua diminuzione a causa di un paniere che non risponde ai veri consumi delle famiglie italiane.
