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Si divertivano con commenti offensivi su Facebook, denunciati dalla polizia postale

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I commenti sui social sono liberi finchè non si oltrepassa il limite

E' successo in Sicilia, dove una ventina di utenti di facebook, la maggior parte di Modica, nel ragusano, sono stati deferito alla Procura per commenti offensivi che incitavano all'odio razziale e alla violenza.
Il reato penale contestato a questi frequentatori dei social è infatti quello di istigazione all'odio razziale, secondo quanto previsto dalla legge 205 del 1993, una norma della Repubblica Italiana che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista ed aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.
Chi commette tale reato rischia una pena che arriva fino ad un anno e sei mesi di reclusione o con una multa fino a 6 mila euro.
Quando la Polizia Postale di Ragusa ha informato i diretti interessati della denuncia penale a loro carico, questi ultimi ci sono rimasti di stucco, cercando giustificazioni nel fatto che le frasi scritte su Facebook erano state già utulizzate in passato, su doversi social, persino da qualche politico. Purtroppo queste giustificazioni a nulla sono servite, tanto che sono dovuti rivolgersi a i rispettivi avvocati per studiare un piano di difesa davanti al giudice che dovrà decidere sulla pena.
Questa vicenda la dice lunga sull'uso, talvolta non consono al rispetto delle regole, che si fa di Facebook e degli altri social, da parte di una percentuale di utenti sempre più folta, purtroppo. Attenzione dunque quando si offendono le persone su facebook, con la convinzione di non essere scoperti perchè si ha un profilo fasullo magari, la denuncia penale è in agguato, sempre.


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