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Vi presento la Chiesa Madre di San Nicolò - SS. Salvatore a Militello Val di Catania in Sicilia

Pubblicato da in Bellezze della Sicilia ·

La Chiesa Madre di San Nicolò - SS Salvatore

Militello in Val di Catania è un’incantevole cittadina barocca sita nella parte settentrionale dei Monti Iblei. Città antichissima le cui aree archeologiche in prossimità dell'abitato di oggi testimoniano la frequentazione del territorio lungo un arco cronologico che va dall’età del rame e del bronzo all’età del ferro, dal periodo classico ed ellenistico a quello bizantino e arabo.

A far ricca questa cittadina del Val di Noto, oggi Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco, furono principalmente due famiglie: i Barresi e i Branciforte, che ne scrissero la storia. Con loro, infatti, Militello Val di Catania raggiunse una fioritura artistica e politica che ebbe il suo culmine nella prima metà del Seicento grazie soprattutto all’illuminato governo del principe Francesco Branciforte (sposato con Giovanna d’Austria, nipote dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, re di Spagna) che trasformò la città in un vero gioiello.

Durante il loro governo dei Barresi e dei Branciforte, la città si arricchì di nuovi edifici, chiese, monasteri, palazzi per l’amministrazione, fontane pubbliche, una grande biblioteca e una stamperia tra le prime del Regno di Sicilia. Il terribile terremoto dell’11 gennaio 1693, che portò distruzione in gran parte della Sicilia sud-orientale, distrusse molti di questi monumenti, ma la felice ricostruzione del secolo successivo portò alla realizzazione di altri gioielli di grande pregio architettonico, come la nuova Chiesa di San Nicolò - SS. Salvatore nelle foto.



La Chiesa di Madre di San Nicolò - SS. Salvatore di Militello Val di Catania venne edificata a partire dal 1721 in sostituzione dell’antica Matrice distrutta appunto dal terremoto del 1693. Venne aperta al culto nel 1740 e nel 1750 fu completato il primo ordine della facciata progettato dall’architetto Girolamo Palazzotto, mentre nel 1765 furono realizzati il secondo ordine e il campanile con cupolino in stile orientale su progetto dell’architetto Francesco Battaglia. La cupola, alta 30 metri, fu sopraelevata nel 1904, prima opera in cemento armato della Sicilia orientale, un progetto che, per la sua originalità, venne premiato all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1900.

Il prospetto è in tardo-barocco, mentre il portale centrale è stato recuperato dall’altare maggiore della vecchia Matrice. L'interno della chiesa è a croce latina e presenta tre navate divise da cinque arcate sorrette da dodici pilastri con capitelli ionici. Raffinati stucchi settecenteschi decorano le navate mentre nei pennacchi della cupola si possono ammirare le statue dei quattro evangelisti, opere dello scultore catanese Giuseppe D’Arrigo. Gli affreschi della volta e dell’abside furono realizzati da Giuseppe Barone, nel 1950, e raffigurano scene della vita di San Nicola e del SS. Salvatore.

Tra le opere più importanti custodite all'interno della Chiesa sono da citare:
- la grande pala d’altare del 1761 entro macchina lignea, raffigurante la Predicazione di San Nicolò di Vito D’Anna; la cappella secentesca della Pietà recuperata da San Nicolò il Vecchio;
- le pregevoli statue di San Nicola in cattedra del Baldanza e del Santissimo Salvatore, opera del palermitano Girolamo Bagnasco del fine Settecento, arricchita da un elegante fercolo dorato con angeli sorreggenti una corona, realizzato nei primi decenni dell’Ottocento dal ragusano Corrado Leone.
Dal 1981, gli ambienti sotterranei delle vecchie cripte sepolcrali della chiesa ospitano il Museo “San Nicolò”, importante istituzione che custodisce ed espone notevoli opere d’arte e sacre suppellettili provenienti dalla Chiesa Madre e dalle sue chiese filiali.



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