Laura Boldrini e Pietro Grasso
Liberi e Uguali delude e ne esce con le ossa rotte da queste elezioni. Il leader di LeU, Pietro Grasso, nonostante la sua carriera da magistrato antimafia e l'enorme visibilità ottenuta negli ultimi cinque anni come Presidente del Senato, non è riuscito a ottenere nel suo stesso territorio un risultato decente, non ottenendo il seggio nell'uninominale nel collegio Palermo 1, dov'era candidato.
Anche la predidente della Camera, Laura Boldrini, non ce l'ha fatta, ultima a Milano centro con il 4,6% in un collegio dove vince il candidato di centrosinitra Bruno Tabacci con il 41,3%. La presidente uscente della Camera, forse la peggiore terza carica dello Stato nella storia della Repubblica Italiana, insultata da moltissimi italiani in quanto ritenuta "responsabile" dell'immigrazione clandestina di massa, esce dalla scena politica italiana.
In Puglia non ce l'ha fatta neanche D'Alema, battuto da una fortissima Barbara Lezzi del M5S. Anche Bersani non entrerà in Parlamento nella prossima legislatura.
Chi entra e chi esce:
concluso lo spoglio dei collegi uninominali ecco chi entra e chi esce dal Parlamento. Nel centrosinistra, non saranno più senatori per il Pd il Si Tav Stefano Esposito e l’alessandrino Daniele Borioli, fuori anche il vice ministro dell’agricoltura, della lista Civica Popolare, Andrea Olivero, fuori anche il socialista Enrico Buemi, Elena Ferrara e la deputata Cristina Bargero. Non ce l'hanno fatta poi il ministro della Difesa Pinotti e ilministro degli Interni Minniti. Vittorio Sgarbi è stato stracciato da Luigi Di Maio nel collegio di Acerra.
Entrano invece il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, Mauro Marino, Anna Rossomando, Silvia Fregolent e c'è anche la vittoria del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Siena. Anche Matteo Renzi sarà per la prima volta in Parlamento come senatore e ce l'hanno fatta anche la Boschi, Del Rio, la Lorenzin, Casini e Lotti, mentre è stato bocciato Franceschini.
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