In occasione della ricorrenza della Festa dei Morti, BCsicilia di Isola delle Femmine organizza una mostra sulla suggestiva tradizione legata ai defunti. L’iniziativa dal titolo “Ricordando la Festa dei Morti” è una esposizione di antichi giocattoli della collezione di Agata Sandrone, con il tradizionale cannistru, un cesto colmo di dolciumi di ogni genere e in particolare u Pupu ri zuccaru. La mostra ospitata presso la Casa Museo Joe Di Maggio in via Cutino, 14 a Isola delle Femmine si terrà mercoledì 1 novembre 2023 dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00. Da giovedì 2 a domenica 5 dalle 10,00 alle 13,00. Ingresso Libero.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 320.9089061 Email: isoladellefemmine@bcsicilia.it Fb: BCsicilia Isola delle Femmine.
La tradizione della festa dei morti negli ultimi anni sta smarrendo i connotati culturali tipici siciliani. In passato, le festività religiose erano tappe importantissime sia per le comunità di fedeli, sia per i lavoratori, in quanto i giorni di festa segnavano le pause di riposo dalle pesanti fatiche nei campi. Il 2 Novembre era il giorno dei morti, una festività tanto cara soprattutto ai bambini perché, a differenza di oggi, in Sicilia, fino a qualche anno fa, non esisteva ancora l’usanza di scambiarsi regali la vigilia di Natale, per cui questa era l’unica occasione per ricevere doni.
Contrariamente a quanto possa sembrare, in passato non era una giornata di lutto, ma di festa, soprattutto per i bambini che ricevevano in dono dai “morticini”: giocattoli e dolci.
La notte tra l’1 e il 2 novembre accendevano un lumino davanti la foto dei loro cari defunti, recitando preghiere come il Padre Nostro e un’antica orazione siciliana riportata negli iscritti del Pitrè: «Armi santi, armi santi, io sugnu uno e vuatri siti tanti: mentri sugnu ‘ntra stu munnu di guai, cosi di morti mittitiminni assai». (Anime sante, anime sante, io sono uno e voi siete tanti; mentre sono in questo mondo di guai regali dei morti mettetene in abbondanza), prima di coricarsi per la notte mettevano le scarpe sotto il letto e un cesto di vimini.
La mattina del 2 i bambini si svegliavano molto presto, e il primo pensiero era quello di guardare sotto il letto, dove dentro le scarpe trovavano delle monetine e qualche dolcetto, mentre nella cesta scoprivano frutta secca, biscotti e un pupo di zucchero, per i più fortunati qualche abito o dei giochi che potevano essere di legno o di latta e per le bambine delle bambole di pezza.
Lo scopo della sede di BCsicilia di Isola delle Femmine, presieduta da Agata Sandrone, è quello di non far perdere la tradizione Siciliana del 2 Novembre, mettendo in mostra il famoso cannistrù, il cui centro verrà dedicato alla “pupaccena” o “pupo ri zuccaru” che sarà rappresentata da un paladino, attorno al quale verrà posta la frutta secca, le castagne, le noci, le mandorle, i fichi secchi, i melograni e i sorbi. Accanto a questi frutti non possono mancare i tradizionali biscotti, i taralli, i tetù, le reginelle e i mostaccioli (detti anche ossa ri morti), insieme a tanta frutta martorana. Faranno da contorno antichi giocattoli dal periodo delle nostre nonne.