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Per una vera crescita economica non serve ridurre le tasse a tutti

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In un Paese dove non ci sono soldi per affrontare l'eliminazione della disuguaglianza sociale non si può parlare di Flat-tax piatta per tutti perchè si aumenterebbe ancor di più il divario tra poveri e ricchi. La ricchezza del paese va ridistribuita in maniera più equa, eliminando tutte quelle incongruità che leggi ad hoc, realizzate per il benessere di pochi imprenditori, hanno fatto proliferare.
Non servono patrimoniali o ulteriori tasse ai più benestanti, non ci vogliono famosi economisti per capirlo, serve solo una diminuzione delle tasse ai ceti medio-bassi. Lavoratori dipendenti, operai, impiegati e pensionati (che ricordiamolo, pagano sulla loro pensione le tasse esattamente come i dipendenti pubblici ma non hanno, come questi, un rinnovo contrattuale e non hanno più un'inflazione che protegge il potere di acquisto della loro pensione) fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese con quello che gli resta del loro stipendio o della loro pensione al netto delle tasse statali, regionali e comunali. Nessuno si occupa più di loro, neppure i sindacati che, mentre prima facevano almeno finta di difenderli, oggi sono sfacciatamente schierati a difesa delle imprese e delle forze politiche di opposizione da cui prendono ordini.
Anche il reddito di cittadinanza,  seppure offra un aiuto concreto a chi è in difficolta economiche, porta delle incongruenze che penalizzano i lavoratori e i pensionati con redditi di importo uguale o di poco superiore al redito di cittadinanza. Sul reddito di cittadinanza, infatti, non si pagano le tasse. Lo prevede il comma 4 dell’articolo 3 del decreto attuativo (dl 4/2019), in base al quale il rdc è esente dal pagamento dell’IRPEF, ai sensi dell’articolo 34, terzo comma, del Dpr. Questo crea una disparità di trattamento (anche se potrebbe essere temporanea, cioè fino a quando chi usufruisce del rdc non venga messo in condizioni di lavorare) tra chi percepisce il rdc e chi guadagna la stessa cifra lavorando o precependo una pensione.
Ricordiamo che il beneficio (rdc) non può essere complessivamente superiore ad una soglia di 9.360 euro annui per una persona singola. Ci sono poi specifici calcoli da fare  per i nuclei familiari, per i quali il rdc può arrivare anche a 1330 euro al mese. Allora perchè non stabilire un'area no tax per tutti (pensionati e lavoratori) uguale all'importo corrispondente al reddito di cittadinanza, oggi di 9.360 euro annui per il singolo?


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