Chiesa SS. Ecce Homo a Ragusa - Borghi e dintorni della Sicilia

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Chiesa SS. Ecce Homo a Ragusa

La Chiesa del SS. Ecce Homo a Ragusa
Negli ultimi anni del 700, la città di Ragusa ebbe uno sviluppo demografico che portò ad un'espansione dell'abitato verso nord ovest e alla nascita di nuovi quartieri. Si rendeva così necessaria l'edificazione di nuovi luoghi di culto, pertanto, nel 1807, il Parroco di San Giovanni presentò richiesta per la costruzione di due chiese.
Nel 1808 la Curia di Siracusa autorizzò la costruzione della Chiesa dell'Ecce Homo al servizio dei quartieri "Ospedale" e "Carrubelli". La Chiesa, aperta al pubblico nel 1812, riconosciuta sacramentale nel 1818, fu completata per volere di Padre Giovanni Boscarino, guida attiva e dinamica, nel 1842.
L'architetto, riprendendo il felice modello sperimentato da Rosario Gagliardi per la facciata della Chiesa di San Giorgio, sovrappose ai due ordini della tradizionale facciata a capanna un terzo ordine con la cella campanaria (1855).
Nel 1857 la ditta organaria Serassi di Bergamo realizzò un organo a canne che tutt'oggi rappresenta un vero e autentico gioiello all'interno della Chiesa.
La Chiesa dell'Ecce Homo si contraddistingue per le sue caratteristiche cupolette sovrastanti le due navate laterali e per la ricchezza, al suo interno, degli stucchi e delle decorazioni di colore azzurrino, realizzati dai fratelli Sesta nel 1864. Si tratta di cornici, fregi, modanature finemente decorati e dorati, tanto da realizzare un insieme architettonico di notevole impatto estetico. Undici sono gli altari per altrettanti devozioni.
La Chiesa venne elevata a parrocchia il 23 agosto 1901 e fu consacrata il 13 maggio 1920 da S. Ecc. Mons. Giovanni Iacono. Il 1 maggio 1955, a ricordo dell'anno mariano, venne collocata una statua della Madonna del Rosario in Piazza Solferino. L'opera, realizzata dal Prof. Arturo Di Natale, fu eseguita a Carrara dallo scultore Pietro Ricci.
Nello stesso anno si pensò di arricchire la Chiesa con 15 vetrate istoriate. L'incarico fu affidato a Duilio Cambellotti il quale predispose 1 15 bozzetti operativi. La committenza ne scelse tre che vennero realizzati dalle Officine Giuliani e collocate: sulla facciata della Chiesa il "Cristo coronato", sui due lati del transetto la "Nascita di Gesù" e la "Pentecoste", inaugurate il 2 giugno del 1956.
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Capisco che la vita a volte non è quella gran festa che immaginavamo,
ma finché siamo qui, balliamo!
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