I piaceri del borgo:Unici in tutta l'isola sono i biscotti a ciminu, cioè con i semi d'anice, dal gusto forte e particolare, legati alle festività pasquali.
Cose da vedere a Montalbano Elicona:
- Feste Aragonesi, metà agosto, quando 200 personaggi in costume medievale rievocano l'entrata dei Re Federico III il Grande, Re di Sicilia in "castrum et terram Montis Albani".
- Festa di Maria Santissima della Provvidenza, 24 agosto, una festa che ha origine nel '600, per metà cattolica e per metà pagana. La vara della Madonna della Provvidenza viene portata a spalla dagli smanicati per le vie del borgo. Al rito sacro si intrecciano, nei 4 giorni di festa, musica, teatro e folclore.
- Rappresentazione del Natale, con 140 figuranti che danno vita al presepe vivente che si svolge nelle case e per le antiche viuzze del borgo.
- La Chiesa di Santa Caterina, la cui facciata mostra un bel portale in stile romanico. Eretta intorno al 1300, conserva all'interno una pregevole statua marmorea della santa, attribuita alla scuola del Gagini.
- La Chiesa Madre, edificata nel medioevo, fu rifondata e ampliata nel 1654, anno in cui furono aggiunte le due navate laterali e venne eretto il campanile. La chiesa custodisce una scultura di San Nicola e un delizioso ciborio, entrambi in marmo e attribuiti alla scuola del Gagini, e un'Ultima Cena della scuola di Guido Reni.
- Perle del paesaggio sono il Bosco secolare di Malabotta, riconosciuto Riserva Naturale Orientata e i Megaliti dell'Argimusco, presenze magiche e misteriose giunte fino a noi dalla preistoria, quando in relazione con la posizione del sole e dell'Etna servivano agli uomini per celebrare i loro riti della nascita, della vita e della morte.