La città di Motta Santa Anastasia dove rivive il Medioevo - Borghi e dintorni della Sicilia

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La città di Motta Santa Anastasia dove rivive il Medioevo

La città di Motta S. Anastasia

Motta S. Anastasia, come altrettante città della Valle del Simeto, ha origini antichissime. Da diversi studi archeologici, risalenti al 1954, è stata accertata la presenza greca nel territorio intorno a secoli V-IV a.C., mentre l'era romana, invece, è testimoniata dal ritrovamento di alcune monete risalenti al periodo del grande impero del Lazio, e da un mosaico rinvenuto in contrada Acquarone, appartenente ad una villa.

Motta Sant'Anastasia resta, ancora oggi, una città tipicamente medievale, grazie al suo fiorente periodo normanno sotto Ruggero D'Altavilla che vi fece edificare una torre, ancora oggi esistente, per presidiare l'imbocco della piana di Catania a difesa dei possedimenti normanni dalle continue incursioni saracene. La presenza dei resti delle strutture di difesa e quelle abitative, insieme alle caratteristiche del territorio, evidenziano la tipicità medievale della cittadina.

La struttura vera e propria del paese iniziò a delinearsi comunque dopo la seconda metà del 1700 con la nascita di nuovi quartieri, come quelli di Croce, Pozzo e Sciddichenti. Il comune di Motta Sant'Anastasia venne istituito il 1 gennaio 1820 dal tribunale di Catania.

Ogni anno, dal 1995, nella seconda settimana di agosto, si tiene a Motta Sant'Anastasia la "Festa Medievale", uno spettacolare e colorato remake di usi, costumi e tradizioni arabo-normanne, sotto la mole del Castello cittadino.

Cosa vedere nella città di Motta Sant'Anastasia

La Festa di S. Anastasia, Patrona della città, si tiene ad agosto dal 23 al 25. Da visitare il Castello di Motta S. Anastasia con la sua Cisterna del Cabrera, la Chiesa dell'Immacolata, la Chiesa di S. Antonio da Padova, la Chiesa della Madonna delle Grazie, la Chiesa Madre, il Dongione e il Neck, una formazione vulcanica unica in Italia.

La Festa della Patrona Sant'Anastasia

Il 28 luglio 2011, una delegazione mottese, fra cui padre Salvatore Petrolo, il sindaco Angelo Giuffrida, presidente del Consiglio comunale e i presidenti dei tre rioni locali, Maestri, Vecchia Matrice e Panzera, si è recata a Roma, su invito del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, per ricevere, come "Festa di Sant’Anastasia", il riconoscimento speciale del Ministero del Turismo alle manifestazioni della tradizione italiana che si sono maggiormente distinte per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, in grado di far registrare una sempre più ampia e crescente partecipazione di pubblico, oltre che di fedeli.

Dunque, la Festa di Sant'Anastasia, patrona di Motta Camastra, rappresenta un importante momento per promuovere la storia e le tradizioni che contraddistinguono e caratterizzano in modo unico il territorio, trattandosi di un immenso patrimonio artistico, storico e culturale che, con i suoi valori, è diventato un volano importante per l'economia turistica del territorio.
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