Una straordinaria testimonianza dell'antica Magna Grecia in una importantissima città come Siracusa che seppe tener testa vittoriosamente alla Atene di Pericle. Il Tempio di Apollo è posizionato in uno spazio aperto, all'ingresso della bellissima Ortigia, difficile non notarlo e ammirarlo entrando nell'isola siracusana.
Pensate che questo sito è databile agli inizi del VI° secolo a.C. e viene considerato il più antico tempio dorico periptero dell'occidente greco. L'opera fu realizzata dall'architetto Epicles e commissionata dal tiranno di Siracusa Cleomenes. Originariamente disponeva di sei colonne frontali in doppia fila e 17 laterali, la pianta era di tipo arcaico e le colonne furono ricavate da enormi blocchi monolitici. Come tutti i Templi greci, sparsi in Sicilia, è orientato ad est.
Il Tempio di Apollo, nel tempo, ha subìto diverse trasformazioni: fu chiesa bizantina, di cui si conserva la scalinata frontale e tracce di una porta mediana, e dopo anche moschea islamica. A seguire, fu la volta della Chiesa normanna del Salvatore che venne poi inglobata, intorno al cinquecento, in una caserma spagnola. Queste sovrapposizioni e continui cambi d'uso danneggiarono gravemente l'edificio che fu riscoperto intorno al 1860 all'interno della caserma e venne riportato interamente alla luce grazie agli scavi effettuati da Paolo Orsi negli anni tra il 1938 e il 1942.
Il sito archeologico con il Tempio di Apollo lascia piacevolmente sorpresi perchè, nonostante l'età, rimane ancora ben conservato. Un punto di partenza imprescindibile per la visita ad Ortigia, un ottimo primo tuffo nella storia dell'antica Siracusa. L'unica pecca è sicuramente dell'amministrazione della città che potrebbe e dovrebbe valorizzare meglio questo sito, magari con infografica e pannelli descrittivi.