Uno dei più antichi palazzi della città di Caltagirone è il Palazzo Spadaro Libertini - Saloni di Rappresentanza, visitabile tramite appuntamento e disponibile per eventi e set cinematografici. Stiamo parlando dei Saloni di Rappresentanza di Palazzo Spadaro Libertini, una dimora storica privata, ma visitabile, ubicata in via San Bonaventura 22 a Caltagirone a pochi passi dalla scalinata di Santa Maria del Monte.
Cinque stupendi saloni ed uno scenografico ingresso alla parte di rappresentanza che meritano di essere visitati. Nel salone degli specchi inoltre è presente un prezioso pianoforte Grand Coda Pleyel Wolf degli anni 1860/70 disponibile per concerti in quanto perfettamente restaurato. Le memorie di famiglia ci narrano che Richard Wagner, in visita a Ramacca alla figliastra Blandine, nipote di Franz Liszt, fidanzata e poi convolata a nozze con Biagio Gravina di Ramacca, si fosse recato anche a Caltagirone e avesse suonato su questo splendido strumento. Lo stile barocco del Palazzo, ricostruito dopo il parziale crollo causato dal tremendo terremoto del 1693 che distrusse gran parte del patrimonio artistico del Val di Noto, lascia affascinati i suoi visitatori. L'ingresso principale del Palazzo, che si presenta costituito da due piani sovrastanti il pian terreno caratterizzato da ex magazzini diventati ora negozi, si trova al civico 22 di Via San Bonaventura e presenta un imponente androne attraverso il quale si accede nel cortile barocco, decorato da una pregevole fontana. Ai lati della fontana si trovano le ex scuderie diventate magazzini e, sul lato destro, uno scalone barocco in pietra di Comiso illuminato da finestroni e finestre più piccole ad "oculo" che danno sul cortile interno.
Breve storia del Palazzo Spadaro Libertini
Si tratta di uno dei palazzi più antichi della città di Caltagirone, ricostruito su un impianto preesistente cinquecentesco riconducibile ad un palazzo incompleto appartenuto a Bonaventura Secusio, vescovo di Catania e diplomatico nato a Caltagirone nel 1558. La ricostruzione avvenne dal 1725 al 1732 per volere di Barbaro Maggiore Marchese di Santa Barbara. Nel 1871 un discendente di Barbaro Maggiore vende la maggior parte del Palazzo ad un suo parente, Michelangelo Libertini dei Baroni di S. Marco, Patrizio di Caltagirone, che ne fa la sua fastosa dimora, arredandola con infissi laccati bianco e oro, mobili francesi e tappeti Aubusson destinati ai Saloni le cui volte sono state fatte decorare dai migliori artisti locali e arricchite da pitture di Francesco Vaccaro, appartenente alla rinomata famiglia di artisti calatini.
Michelangelo Libertini donerà in seguito la proprietà del Palazzo ai figli Gesualdo e Francesca sposata con il Barone Salvatore Spadaro di Passanitello. In assenza di discendenti diretti il Senatore Gesualdo Libertini lascerà tutto il patrimonio ed il Palazzo al nipote Francesco Spadaro di Passanitello, figlio della sorella Francesca, insigne storico, araldista e archeologo nonché indimenticato sindaco di Caltagirone. Il Palazzo che prima veniva chiamato Palazzo Libertini, prenderà così il nome di Palazzo Spadaro Libertini.
Oggi la parte di rappresentanza di Palazzo Spadaro Libertini è tornata a vivere grazie ad un atto d'amore non solo verso le proprie origini ma nei confronti di tutta la città di Caltagirone e della nostra amata Sicilia, quale testimonianza che le origini sono una parte di noi che nessuna distanza può cancellare. Grazie a Lara e Gemma Gravina di Belmonte, la Dimora storica, sicuramente destinata all'oblìo, ha saputo coniugare le due destinazioni di abitazione privata "di delizia" e location per eventi e momenti "unici" destinati ad un pubblico selezionato, capace di apprezzare la storia e il fasto della Dimora.
Visite alla dimora storica:
In alcuni periodo dell'anno è possibile prenotare visite per gruppi di almeno otto persone. Il prezzo di visita è da concordare in base al numero dei partecipanti.