Benvenuti a Cefalù, terra del mito - Borghi e dintorni della Sicilia

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Benvenuti a Cefalù, terra del mito

Cefalù, per gli arabi era Gafludi, città fortificata e ricca d'acqua

Cosa vedere a Cefalù (PA)

Cefalù ricade all'interno del Parco Naturale delle Madonie ed è sempre stato, storicamente al centro dell'attenzione e dell'interesse di molti popoli del Mediterraneo, e non solo, grazie alla sua posizione geografica ed alla sua composizione morfologica.

Dominata e protetta dalla presenza della "Rocca", un promontorio alto circa 270 metri, sulla cui sommità sono i resti di un castello di origini bizantine e delle sue fortificazioni , conosce un periodo di particolare splendore con l'arrivo dei normanni (sec. XII), specialmente con Ruggero II che, nel 1131, vi fa costruire una maestosa Basilica (oggi il duomo), caratterizzata da una inconsueta convivenza di stili e culture diverse (bizantina-araba-normanna), dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2015.

Parimenti alle opere d'arte e monumentali che rendono Cefalù una tra le più ricche città della Sicilia, le bellezze naturali che la caratterizzano non sono da meno, a partire dai fondali marini che qui abbondano di affascinanti esemplarii di flora e di fauna, fino ad arrivare alle colline che circondano la cittadina, anch'esse abbondanti di vegetazione e suggestivi panorami.

Le spiagge, che rappresentano il vero punto di forza di Cefalù con la sua sabbia bianca finissima o ciotolini in alcuni tratti, sono bagnate da un mare limpido e pulitissimo.
Dal 2 al 10 agosto di ogni anno, in occasione del "Festino del SS. Salvatore", Cefalù si anima di cortei, fanfare, mercati, spettacoli, concerti e folclore. La vera Patrona di Cefalù è però l'Immacolata e viene festeggiata con solennità a Gibilmanna agli inizi di settembre.
Sotto trovate alcune strutture turistico ricettive dove soggiornare a Cefalù, dove dormire, mangiare o divertirsi a Cefalù e dintorni in provincia di Palermo.


Cefalù, terra del Mito
Cefalù è terra del mito. Qui Dafni, poeta cantore della natura, è trasformato in roccia. Qui Ercole innalza un tempio a Giove (e Ras Melkart, promontorio di Ercole, è il nome punico dei questo luogo). Qui vivono le loro avventure i Giganti. Sono leggende provenienti da culture diverse e che incrociano la storia: nell'antica Kephaloidion greca si avvicendano cartaginesi, siracusani, romani, vandali, goti, bizantini, arabi, normanni. Il pluralismo culturale si spiega anche col fatto che il popolo di questa città è profondamente legato al mare, ne sente il respiro, il profumo.

Alcune immagini della stupenda città di Cefalù
© Foto di Giuseppe Cianci per abcsicilia.com
Cosa mangiare a Cefalù, cose da vedere
I piaceri del borgo:

Il piatto forte della cucina locale è la pasta 'a taianu, pasta al tegame condita con ragù, carne e melanzane fritte. Occasione per assaggiarla è la Festa del Salvatore nei primi giorni di agosto.

Cosa vedere a Cefalù:

- Capolavoro sublime, il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina (1465 circa) del Museo Mandralisca è noto anche come Ritratto d'ignoto marinaio. Al di là dell'identità misteriosa del personaggio raffigurato, è sicuro che in questo ritratto c'è la Sicilia, "l'ambigua essenza dell'isola fascinosa e terribile" come ha scritto Federico Zeri.
- La Rocca che sovrasta la città, nota ai Fenici come "promontorio di Ercole". In cima ha un edificio megalitico, noto come Tempio di Diana, forse legato a un culto dell'acqua, come proverebbe la vicina cisterna del IX secolo a.C.
- La Cefalù medievale si mostra nel Palazzo Maria in Piazza Duomo e nell'Osterio Magno in Corso Ruggero, edificio del XIII secolo di proprietà dei conti Ventimiglia, oggi usato come spazio espositivo.
- Interamente scavato nella roccia e usato fino a non molto tempo fa, il Lavatoio medievale è accessibile tramite un'elegante scalinata di pietra lavica.
- Il barocco è rappresentato a Cefalù dai prospetti del Monte della Pietà (1716) e della Chiesa del Purgatorio (1668) ma anche da portali, mensole e altri dettagli architettonici che vivacizzano angoli, vie e piazzette del centro storico. Nella Chiesa del Purgatorio la cripta rettangolare conserva cadaveri essiccati.
- Interessanti sono anche il Seminario Vescovile (1638) e il portale bugnato del cinquecentesco Palazzo Piraino.


A giugno si svolge la Regata Velica dei Borghi più belli d'Italia per yacht di vela d'altura. Vi partecipano una trentina di imbarcazioni di borghi di mare.

La Cattedrale normanna
La Cattedrale normanna è l'asse su cui ancora ruota la città storica. Rimane un mistero il motivo per cui Ruggero II, nel 1131, volle edificare una chiesa così imponente in questa piccola città invece che a Palermo, la capitale del suo regno. E' certo che il re normanno eresse qui il suo capolavoro, tanto grande da uscire quasi dal campo visivo, severo nel blocco compatto delle due torri, ma prezioso per il caldo colore dorato delle cortine murarie e lo sfavillio dei mosaici all'interno.
La cosa straordinaria è che il tempio normanno, condizionato da prescrizioni liturgiche bizantine, fu realizzato da architetti e maestranze islamiche, presenti ancora in Sicilia nell'ambito di quel linguaggio culturale che legava l'isola alle regioni del Maghreb. Insomma, una meravigliosa sintesi di tre culture, stimolata dal fatto che il re voleva una chiesa che fosse anche fortezza e monumento funerario.
Alla radice della progettazione ci fu dunque l'architettura maghrebina dei palazzi-fortezza, la stessa cultura che permise a Ruggero di costruire i capolavori di Palermo.
L'interno della cattedrale è dominato dal solenne ritmo del colonnato e dall'immagine incombente del Cristo Pantocratore (che qui dicono sia più bello di quello di Monreale) nel catino dell'abside, tutto a mosaici su fondo oro, con scritte in greco e latino, di pregevolissima fattura bizantina (1148).
Nelle vicinanze


Percorso arabo-normanno della città di Palermo, Monreale e Cefalù

Era il mese di luglio del 2015, quando l'UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale dell'Umanità il Percorso arabo-normanno di Palermo, rendendo ancora più ricca la Sicilia con questo ulteriore riconoscimento mondiale...continua
Tannu tannazzu, ca fa l'annu stasira (Tanto, tanto tempo fa, è iniziato l'anno che si conclude stasera)
Un anno passa velocemente, ma se ci si sofferma a considerare a quanto tempo corrisponda, si deve ammettere che un anno è molto tempo!
 
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