Akrai venne edificata nel 664-663 a.C. dai corinzi siracusani, settant'anni dopo la fondazione di Siracusa. Situata su un alto colle dalle pareti rocciose, fu una piccola polis inespugnabile e per questo diventò il baluardo della espansione siracusana nel territorio siculo.
Per la sua particolare posizione strategica Akrai fu anche la sentinella dei confini meridionali del territorio siracusano, avendo un continuo sviluppo nell'arco dei secoli.
L'Area Archeologica di Palazzolo Acreide è oggi visitabile, tutti i giorni con un biglietto d'ingresso di 4 euro a persona, e comprende:
- il Teatro Greco, in ottima forma ancora, il più prestigioso monumento acrense, individuato e portato alla luce da Gabriele Iudica nella fortunata campagna di scavi del 1824;
- il Bouleuterion, interessante monumento scoperto da Gabriele Iudica nel 1820, portato alla luce e studiato nel 1944 dallo studioso Luigi Bernabò Brea. In un primo momento si pensò ad un piccolo teatro al coperto, tipo Odeon per audizioni musicali ma più avanti arrivò la convinzione che si trattasse certamente di un bouleuterion, ossia il luogo in cui si riuniva il senato (boulé) di Akrai;
- le Latomie, delle cave all'interno delle pareti rocciose usate nell'antichità per trarre il materiale necessario alla edificazione delle abitazioni e dei monumenti di Akrai. Molte di queste, tuttavia, vennero anche utilizzate, nel corso dei secoli, oltre che come necropoli o come luoghi di culto, persino come abitazioni;
- i resti del Tempio di Afrodite;
- i Santoni, dodici grandi quadri scolpiti nella roccia. Un complesso di figure ad alto rilievo, unico al mondo, dedicato al culto della Magna Mater. Per vedere i Santoni è necessario rivolgersi ad uno dei custodi della zona archeologica che vi guiderà nella visita in un sito poco distante da quello dell'Area Archeologica delle Latomie e del Teatro Greco.