Del Castello medievale di Castelmola (Me) restano soltanto i ruderi delle poderose mura normanne e non è stato possibile stabilire con esattezza l'epoca della sua costruzione.
L'unico elemento certo, in merito all'edificazione di quest'opera difensiva, proviene dalla dicitura greco-bizantina del X° secolo, incisa nella lapide marmorea posta sulla facciata del campanile della Chiesa Madre, che così recita: "questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia".
Da ciò si dovrebbe dedurre che il Castello sia stato edificato sotto Costantino Caramalo, ultimo stratega di Tauromenion nel IX secolo.
Nonostante questo faccia presumere una collocazione in epoca medievale, la maggior parte degli storici concorda con una più antica edificazione risalente al periodo romano.
Nel 1334 il Castello sembra che venisse utilizzato esclusivamente come fortezza, per funzioni difensive e per la detenzione dei prigionieri di guerra. Per secoli comunque, il Castello di Castelmola formò l'anello più forte della catena dei castelli di Milazzo, Ficarra, Tripi, Castroreale, Castiglione e Francavilla. Lungo la scala di accesso, scavata inizialmente nella roccia, è stata inserita l'antica "Porta di Mola" che ne segna l'ingresso principale. Sulla sommità dell'Arco la "chiave" porta inciso l'emblema di Castelmola "castello a tre torri" insieme alla seguente dicitura: "Castello Fedele a Sua Maestà - Anno 1578".