Il Bar Turrisi
Scendendo dalla rocca si arriva in via De Gasperi, la strada principale del paese, dove i negozietti vendono souvenirs siciliani, pizzi e ricami delle donne del luogo. Il bar Turrisi espone, invece, con non curanza e indifferenza, proprio come la società di oggi vuole, i suoi falli in legno, ceramica o coccio, in un ambiente che sembra il regno dei maschi, retaggio di credenze magno-greche che solo qui, forse, ma non ci posso credere, resistono ancora.
In questo bar, infatti, statue, porta candele, centrini, braccioli e quant'altro portano o raffigurano la forma dei genitali maschili. All’inizio molte persone nella cittadina non hanno approvato le decorazioni ma, con il passare del tempo, sempre più turisti arrivavano a Taormina in cerca del "bar più strano al mondo". Da qui, la fama del bar Turrisi è cresciuta tanto da divenire presto un simbolo per Castelmola.
La storia dei falli, o "minchia":
nel dialetto e nella tradizione siciliana il membro maschile non è considerato nel senso volgare del termine, ma come rappresentazione della cultura dei luoghi e questo ha agevolato i Turrisi a diventare un simbolo.