Guida di Agrigento: scopri i luoghi da visitare nella Città di Agrigento, monumenti e Templi dell'antica Grecia
Ecco alcune cose da fare e vedere ad Agrigento:
Visita il Parco Archeologico della Valle dei Templi:
È il sito archeologico più grande del mondo, e dal 1997 fa parte del Patrimonio Dell’umanità dell’UNESCO. Si trova su una collina a circa 5 km dal centro della città, e si estende su di un’area di oltre 13.000 ettari.
Esplora il Centro Storico:
Il centro storico è ancora un piccolo gioiello di architettura del Sud. Dall’alto su tutto domina la Cattedrale di San Gerlando e poi via via chiese, facciate barocche, piazzette e vicoli in leggera salita.
Degusta i sapori della cucina siciliana e di Agrigento.
Prendi il sole sulla Spiaggia di San Leone.
Visita il Museo di Storia Naturale di Agrigento.
Scopri la storia della città al Museo Archeologico Regionale di Agrigento.
Fai una passeggiata nei Giardini della Kolymbetra.
Partecipa a una degustazione di vini locali.
Se hai 3 giorni da trascorrere in città, dedicane uno al centro storico, uno alla visita della Valle dei Templi e l’ultimo per scoprire i suoi dintorni, visitando la Scala dei Turchi e la cittadina di Sciacca.
La città
Agrigento, che in siciliano viene chiamata Girgenti, ha origini antichissime ed è stata fondata nel 581 a.C. da alcuni abitanti di Gela, originari delle isole di Rodi e di Creta col nome di Akragas. La città ha vissuto sotto il dominio greco per circa 370 anni, durante i quali acquistò grande potenza e splendore, tanto da essere soprannominata da Pindaro "la più bella città dei mortali". Ancora oggi la bellezza dei Templi greci attira fiumi di turisti.
Un po di storia della città di Agrigento per visitare meglio la città
Agrigento conobbe la sua espansione sotto la tirannide di Falaride, che ordinò una politica di espansione verso l'interno, fece fortificare le mura della città e abbellire il territorio. Tuttavia, il crudele Falaride passò alla storia più per la sua spietatezza che per quanto di buono egli fece per il territorio. Durante la sua tirannide, infatti, venne usato il "toro di bronzo" come strumento di tortura per le vittime sacrificali: il condannato veniva posto al suo interno e del fuoco riscaldava continuamente il toro finché egli non moriva ustionato. L'agonia faceva emettere alla vittima dei lamenti che, come dei muggiti, fuoriuscivano dalla bocca del toro. Il suo ideatore, Perillo, fu il primo a provarne gli effetti. Alla fine, Falaride venne odiato dal popolo e morì lapidato inoltre siccome egli amava vestirsi di azzurro, vennero pure proibite le vesti di quel colore.
Nel 406 a.C, la città venne quasi completamente distrutta dai cartaginesi dopo la loro invasione. Nel 339 a.C., però, grazie al corinzio Timoleonte, la città venne ricostruita e ripopolata. Nel 210 a.C., con la seconda guerra punica, la città passò sotto il controllo dell'impero romano col nome latinizzato di Agrigentum.
Cosa vedere ad Agrigento, città della Valle dei Templi
Oltre alla Valle dei Templi, sono da vedere ad Agrigento, il Quartiere ellenistico-romano, la Chiesa di Santa Maria dei Greci costruita sui resti di un tempio, il Monastero di Santo Spirito e numerosi palazzi nobiliari e chiese. Oltre ai Templi di Ercole, Giove, Concordia, Giunone, Dioscuri, Vulcano e Demetra sono da evidenziare il Quartiere di abitazioni Ellenistico-Romane, il complesso monumentale con la "Cavea" della Ekklesiasterion Ellenistica e il Museo Nazionale di Agrigento che consente di avere una visione più completa della presenza greca nella città.
Feste e sagre nella città di Agrigento
All'inizio di marzo si tiene ad Agrigento la Festa del Mandorlo in fiore, la tradizionale celebrazione della nascita della primavera che si svolge in città e all'interno della Valle dei Templi proponendo ogni anno un ricco calendario di appuntamenti in una manifestazione che dura dieci giorni. La Festa del mandorlo in fiore è un insieme di eventi all'interno di un grande evento: il Festival internazionale del folklore, il festival dei bambini del Mondo, il Corteo storico d'Italia con la sfilata dei tradizionali carretti siciliani e di bande musicali, il treno storico Mandorlo in fiore Express che percorre la linea Agrigento-Porto Empedocle e ancora tante mostre e squisite degustazioni di prodotti lavorati con la mandorla. Dopo tantissimi anni, la Festa del Mandorlo in fiore non si è potuta celebrare nel 2020 a causa della pandemia del "Covid-19" che ha duramente colpito l'intera nazione italiana.