Noto: città di luce:
La luce che vibra col miele dorato della pietra, le linee morbide delle chiese, il gioco d'ombre delle sue facciate, ora concave ora convesse, gli scorci prospettici di un'architettura rigorosa, la conquista della verticalità aerea, la teatralità degli spazi aperti, le fantasmagoriche decorazioni dei mensoloni panciuti da cui si arricciano ammiccanti putti, sirene, misteriose creature di un Barocco visionario e magico, le scalinate che si arrampicano a grappoli verso la parte alta della città, gli angoli segreti, profumati dai gelsomini, i cortili silenziosi, le fontane, i suoi campanili svettanti che annegano nell'infinito turchino del cielo.
Questo è il paradicma di bellezza che coglie l'occhio del visitatore, anche quello del più distratto. E' la luce, sapientemente sposata all'architettura, che riesce a ricamare suggestioni che coinvolgono i sensi e l'anima.